Claudia Castellucci, Bollettini della Danza I – V

7,00 €


210 × 297 mm, Serie di 5 A3 piegati a quartino (20 pagine) + involucro, 2019
ISBN 978-88-944491-0-5

Fogli di teoria del movimento ritmico di Claudia Castellucci (Socìetas Raffaello Sanzio), pubblicati per la celebrazione del compimento della Scuola Mòra. ‘Mòra’ è il nome della più piccola pausa, secondo la nomenclatura di Agostino, che distingue due suoni, e che causa il ritmo. Argomenti sulla danza, annotazioni, componimenti, brani tratti da Franz Rosenzweig, Emmanuel Lévinas, Pavel Florenskij, Morton Feldman, Paul Valery e Olivier Messiaen.

‘Ciò che muove la danza è sempre anteriore rispetto al tempo musicale, anche se vi coincide. La danza è dunque nervosa, perché i tèndini devono sperimentare realmente, cioè analiticamente, tutta la storia del gesto e dunque farsi carico dell’origine: non possono soltanto esibire la sintesi di questa storia. Occorre ripercorrere la storia con tutta la responsabilità della presenza, ed è questa la difficoltà che più affatica. La fatica, d’altra parte, deve essere invisibile, se non vuole divenire ‘tema’ o la narrazione di una biografia affaticata. Il volto accusa certo ogni differenza nel suo attraversare la danza, ma non mostra nulla, perché contiene e custodisce ogni sentimento. Il danzatore trasfigura ogni reale sensazione in apatia. […] L’apatia non è una maschera, bensì la raccolta iridescente di tutti i toni che, insieme, costituiscono la luce.’

15.10.2020 – La Biennale di Venezia assegna il Leone d'Argento a Claudia Castellucci

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